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Nel 2001 nacque la società Fénis, con presidente Leo Pellissier, che si iscrisse al campionato di terza categoria e che nel 2003 fondò il suo primo settore giovanile.

Nel frattempo, erano anni in cui il calcio era così popolare che praticamente ogni paese aveva la sua squadra, a Nus era presente la società Nonus Lapis.

Nel 2006 le due società decisero di unirsi e si presentarono con la denominazione “Fénis” al campionato di terza categoria e “Fenusma” nel settore giovanile. In questo periodo la conduzione del Fénis era a cura di Franco Voyat, quella del Fenusma a cura di Fabio Cerise.

Questa doppia denominazione rimase attiva fino al 2008, quando la società decise di presentarsi in tutte le categorie con il nome “ASD Fenusma 2008”.

Si decise di riprendere i colori sociali blucerchiati dello storico “Fenusma” degli anni ’80 e ‘90, periodo durante il quale per alcuni anni fu presidente Gildo Cerise, papà di Fabio che anni dopo avrebbe ricoperto lo stesso incarico.

In quegli anni era già in atto una collaborazione nel settore giovanile con lo storico presidente del Quart, Raffaele Bergamasco. Entrambi i presidenti avevano capito, in largo anticipo sui tempi, in quale direzione si sarebbe evoluto il calcio dilettantistico locale.

Nel 2014 nacque la collaborazione con il Torino FC con l’affiliazione nel “Torino Academy” di Teodoro Coppola, che prosegue tuttora.

Il Fenusma ha quindi effettuato, nel corso della sua storia, un lungo percorso calcistico, che ha portato come massimo risultato un secondo posto nel campionato di prima categoria.

Tra i personaggi più rappresentativi del Fenusma è sicuramente William Bosonin, da giocatore autore dello storico gol spareggio contro il Sarre nello stadio “Mario Puchoz” di Aosta, quando riuscì ad insaccare il gol vittoria al 108° minuto di gioco di un’interminabile e indimenticabile partita.

Lasciati i panni di giocatore, mister “Boso” rimase fedele ai colori blucerchiati, diventando l’allenatore più titolato del Fenusma grazie alla sua vittoria nel campionato di seconda categoria nella stagione 2006-2007 e successivamente con la doppietta con il gruppo degli “irriducibili ragazzi” del 2003 nelle stagioni 2016-17 e 2017-18.

Giocatore bandiera della società è Andrea Rey, che debuttò in prima squadra nel 2001 a 18 anni e che ha di recente festeggiato le 400 presenze col Fenusma.

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La società USD Quart 1950 è una delle storiche compagini calcistiche valdostane. Come riporta anche il nome, nasce nel lontano 1950 su iniziativa dell'allora segretario comunale, nonché giocatore, il Rag. Capurso Giovanni. Membri di quel sodalizio erano il presidente Alcide Communod, i consiglieri Aldo Rinaldi, Giorgio Bionaz e Angelo Gallizioli.

Rispetto ad oggi, le condizioni erano difficili, basti pensare che all'epoca il campo di Brissogne non aveva nemmeno l'acqua corrente, per lavarsi si utilizzava la vicina Dora Baltea ("River"). L'acqua corrente arrivò solo negli anni '70 con lo scavo di un pozzo e la posa di un box in lamiera per spogliatoio. Il Rag. Capurso rimase alla guida del sodalizio per oltre trentanni, fino a che, al termine della stagione '80- '81, dovette cedere il passo assieme al suo direttivo.

Fu un momento difficile per il Quart, i giocatori che militavano in seconda categoria furono svincolati. Serviva una nuova generazione in capo alla società. Entrò quindi in scena Raffaele Bergamasco “LELE” con un gruppo di amici che comprendeva il dott. Gianni Noviero, Giuseppe Lunardi, Elvio Campardo (storico mister dei ragazzi), Roberto Greco, Renato Venneri e Bruno Pallua. Per potersi iscrivere al campionato i membri della società si tassarono con un contributo di 100.000 lire. La storia del Quart poté continuare.

Fu messa in piedi una nuova prima squadra attingendo al "campionato riserve", quella che oggi sarebbe la "Juniores". L'entusiasmo era tanto, ma non bastò per evitare la retrocessione, al termine della stagione '81-'82, in terza categoria.

Ma la cosa che contava veramente era lo spirito di collaborazione e di amicizia che si respirava all'interno della società.

Il Quart successivamente si tolse anche delle belle soddisfazioni, come ad esempio la prima delle tre promozioni in prima categoria nella stagione 1993/94. Senza dimenticare, nei decenni successivi, la nascita della squadra Femminile “Le Violette” che con anni di successi hanno conquistato la promozione al campionato di serie B, per poi scindersi dal Quart in un movimento autonomo.

Con l'alluvione del 2000 ci furono momenti molto difficili. Nel campo di Quart lo strato d'acqua e fango arrivava all'altezza delle traverse, invadendo locali caldaie e spogliatoi. L' U.S. Quart fu costretto a trasferire la sua attività presso strutture esterne nei comuni di Aosta e Saint Christophe.

In poco tempo gli atleti delle squadre del settore giovanile furono ceduti ad altri sodalizi a causa dei costi elevati e delle difficoltà a trovare impianti disponibili. Fu mantenuta solamente la Prima Squadra e la Juniores, ma anche quest'ultima destinata a sciogliersi per assenza di ricambio generazionale.

Solo nel 2005/06, grazie all’intraprendenza di due affezionatissimi ex, Riga Stefano e Savasta Fabio, e del sempre presente Lele il settore giovanile del Quart ha gradualmente ripreso vita.

Il presidente Bergamasco rimase in carica fino al 2012, quando lasciò la conduzione a Roberto Pallua, non senza averlo affiancato per insegnargli il "mestiere". Per Roberto era giunto il tempo di appendere gli scarpini al chiodo, dopo una carriera calcistica durata 31 anni, sempre nel Quart.

Ci fu quindi un nuovo ricambio generazionale grazie ad un gruppo di amici molto uniti, che hanno condotto la società fino ai giorni d'oggi con lo stesso spirito di collaborazione e l'entusiasmo che ha sempre contraddistinto la storia del Quart.  

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Il resto è storia recente. Tra il Fenusma e il Quart era già in corso da anni una collaborazione, che aveva dimostrato una forte comunanza di valori tra le due società. I tempi stavano cambiando, la gestione di una società richiedeva compiti sempre più specifici e professionali. Per poter fornire un servizio sempre migliore era necessario unire le forze per fare un ulteriore salto di qualità. Ci si incontrò, si parlò, si decise. Così nasce l’ASD RIVER PLAINE. Due storie, un'anima.

Forza River !!